martedì 24 settembre 2013

Oltre le gabbie della logica... alcuni enigmi per liberare il pensiero creativo

Oggi sempre di più il pensiero creativo è considerato strumento trasversale per la crescita personale e professionale.
Rispondere a una domanda significa conoscere la risposta. Certo, questo è ovvio. Ma solo quando sia la domanda che la risposta hanno una base puramente nozionistica o razionale. Questo è ciò che succede, per esempio, quando rispondiamo a un quiz, sia esso semplice o complesso. Ma cosa accade invece quando la domanda presuppone un trabocchetto, uno scarto laterale, quando lo stesso quesito appare del tutto illogico o addirittura incongruente? Bisogna affidarsi alla fantasia, alla creatività, spesso anche a linguaggi che vanno al di là della logica e delle parole. 
Non sempre per affrontare i pensieri e per risolvere i problemi la via migliore da seguire è una linea retta. A volte è utile guardare di lato, camminare di traverso come i granchi. Eppure spesso questo ci riesce difficile….. perché “non è logico!”. La logica e i vincoli della logica spesso ci tengono prigionieri, ci intrappolano nei nostri schemi mentali, anche quando ci accorgiamo che questi in particolari situazioni non sono efficaci. Eppure non riusciamo ad andare oltre.
Andare oltre...

Ricordate la storia di Ulisse? Quando Ulisse si fa legare dai compagni all’albero della nave per poter udire, solo lui, il magico canto delle Sirene senza restare vittima di quella pericolosa seduzione, non fa che dare espressione ad una dimensione tipica della razionalità umana: l’adozione di tecniche e vincoli in grado di garantire il conseguimento di determinati obiettivi, la capacità di operare anticipazioni e di agire in base a un calcolo logico delle conseguenze.
Come ci insegna però il pensiero laterale (espressione coniata da Edward De Bono) in certi casi è necessario abbandonare tutto ciò che ci sembra scontato e “scartare di lato”, deviare per lasciare libertà al pensiero affinchè possa trovare una soluzione del tutto alternativa e che al pensiero convenzionale può sembrare sbalorditiva. E a questo punto mettiamo in gioco quell’elasticità che è anche della mente e non solo dei muscoli e che, per fortuna, è un dono egualitariamente distribuito fra gli uomini e che, come i muscoli, si può e si deve allenare se vogliamo ottenere dei risultati.
... per liberare il pensiero creativo

E’ di quelle strategie, quei trucchi, quei metodi e quei “giochi seri” che ci permettono di liberare il pensiero creativo e di dare voce alla parte destra del nostro cervello, quella che spesso consideriamo come la sorella minore della parte sinistra logica e saccente, che voglio parlarvi in questo e negli altri articoli che seguiranno, proponendovi alcuni giochi ed esercizi che spazieranno dagli enigmi, ai disegni alla scrittura creativa. E’ un modo per darsi il permesso di allenare quei processi mentali assolutamente differenti da quelli lineari della consueta logica alla quale siamo abituati.
Gli enigmi che vi propongo per iniziare prendono forma da situazioni che alla prima impressione sembrano strane o illogiche. Bisogna dunque elaborare queste curiose circostanze per individuarne esattamente la chiave.

PARTITE A SCACCHI
Due maestri di scacchi hanno disputato cinque partite. Ognuno di loro ha vinto lo stesso numero di partite dell’altro e non ci sono state partite terminate in parità. Com’è possibile?

IL MISTERO DEL BAGNO TURCO
Quattro distinti signori si incontrano ogni giovedì in un bagno turco all’ora di pranzo. Antonio è un musicista e porta sempre con sé il registratore a nastro con l’auricolare. Bruno è un impiegato di banca gelosissimo del suo thermos con bibite ghiacciate. Carlo e Daniele sono due assicuratori che approfittano della pausa per leggere un buon libro l’uno e un quotidiano l’altro.
Un giovedì si trova nella sala il corpo di Daniele con una profonda ferita all’altezza del cuore. La polizia interviene immediatamente bloccando i 3 signori gli unici presenti e sequestrando gli oggetti in loro possesso.
 
Nessun altro oggetto è stato rinvenuto nel locale.
Chi è l’assassino? E come ha fatto a uccidere Daniele?

I BISCOTTI
Il governo danese rifornisce gli impiegati di un suo particolare dipartimento con biscotti che vengono loro consegnati, regolarmente, ogni mattina. Per quale scopo?

RE GIORGIO IV
Giorgio IV nacque nel 1736 e regnò in Inghilterra dal 1820 fino alla sua morte, nel 1830. La storia non lo descrive come un sovrano degno di importanti menzioni. Ma un particolare del suo abbigliamento fu decisamente innovativo. Fu il primo ad indossare scarpe che prima di lui nessuno aveva nemmeno potuto immaginare. Da allora quel tipo di calzature è entrato nell’uso comune, le state indossando anche voi in questo momento. Ma all’inizio dell’800 erano una vera e propria eccentricità.
 
Che cosa avevano di curioso le scarpe di Re Giorgio IV?

Buon divertimento a quanti di voi non conoscono già le soluzioni a questi enigmi. 
Vi lascio con una frase di Sherlock Holmes, sopraffino esempio di pensatore laterale uscito dalla penna di Sir Conan Doyle: “Le condizioni più importanti possono dipendere da particolari, apparentemente i più trascurabili”.



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